lunedì 27 aprile 2020

L’albergo Loreto – Titanus in piazzale Loreto di Gabriele dell'Oglio

Vista prospettica dell'edificio

La prima notizia circa la costruzione dell’albergo si riscontra in un articolo del Corriere della Sera del 25 gennaio 1924, in cui si legge che “la Società Anonima Alberghi Ambrosiani, appena costituitasi, vuol dar vita al progetto di un grande Albergo di seicento camere dotato di tutte le attrezzature moderne. L'edificio, di cinque piani e disposto su tre fronti, sorgerà al Rondò di Loreto con ingresso fra viale Abruzzi e via Andrea Costa”.
I lavori dovettero procedere abbastanza speditamente (tenendo anche conto della mole dell’edificio), tanto che a metà del 1926 il fabbricato si presentava quasi completo, con i serramenti montati (si notino le consuete “S” a calce sulle vetrate)

Foto 1: Piazzale Loreto, 1926

Nel novembre del 1927 appare per la prima volta la pubblicità dell'Albergo Loreto nella Rivista "L'Albergo d'Italia".

Foto 2: Pubblicità della Società Nazionale Radiatori riproducente un'immagine dell'Hotel

La stessa rivista, nel numero di settembre del 1928, dedicava all’albergo un corposo articolo, corredato di diverse immagini  che ne descriveva le caratteristiche.

Foto 3: Interno di una camera singola

Foto 4: Vista di uno dei bagni

Le 500 camere, in grado di accogliere 650 ospiti erano dotate di impianto di riscaldamento centralizzato; ogni camera era dotata di lavabo con acqua corrente calda e fredda, mentre i bagni (in ragione di uno ogni 10 camere) ed i servizi igienici (in ragione di uno ogni 6 camere) erano in appositi locali comuni; oggi tale dotazione risulta certamente inadeguata, ma nell’articolo citato si evidenzia come tale dotazione fosse superiore a quanto prevedessero i Regolamenti di Igiene dell’epoca.
Oltre alle camere ed ai locali di servizio, erano anche presenti salottini comuni dove gli ospiti potevano ricevere visite.
Tra le dotazioni di rilievo viene infine evidenziata la presenza di una piattaforma mobile per la discesa delle automobili al piano sotterraneo dove era ubicata anche una grande rimessa.
Il tutto con un servizio a costi contenuti (sebbene diversi optional erano offerti con un sovrapprezzo, secondo un metodo attualmente ben noto agli utilizzatori delle compagnie aeree low cost).
Infine, mediante una convenzione, i clienti dell’albergo potevano fruire dei pasti presso il ristorante gestito dalla Società Ristoratori Moderni, ad un prezzo predeterminato.
Dall’archivio della Camera di Commercio (si veda Silvia Colombo, op. cit.) risulta che l’Albergo Loreto iniziò la sua attività nel corso del 1928.
Nel corso dell’anno successivo, l’albergo assume la denominazione TITANUS-LORETO, “migliorandone i servizi e dotandolo di una nuova sala per ristorante adeguata alle esigenze della clientela”.
Sebbene nel 1933 l’Albergo registrasse ben 19.823 ospiti, negli anni successivi, vi fu un aumento dei costi e la diminuzione degli ospiti, tanto che la Società proprietaria decise di convertire parte delle camere (ben 150), in appartamenti da affittare.
Il colpo di grazia, per le fortune dell’Albergo, si ebbe con la guerra: parte delle strutture (compreso il garage) fu trasformato, con ingenti costi in due rifugi antiarei.
Successivamente l’immobile fu confiscato dall’esercito tedesco per essere trasformato in distretto militare delle forze Naziste e subì anche il bombardamento da parte dell’aviazione alleata, i cui danni furono prontamente riparati dal Genio Civile.
L’albergo fu anche teatro di un triste episodio, quando a seguito dell’esplosione di un ordigno davanti all’albergo il giorno 8 agosto 1944, i nazisti per rappresaglia fucilarono 15 partigiani davanti alla stazione di servizio all’angolo con Via A. Doria.
Nel 1945, infine, con Decreto della Commissione Militare Alloggiamenti Alleati, l’immobile fu ceduto alla Pirelli SpA per uso uffici.
La Pirelli mantenne tali uffici fin quando non fu completato nel 1960, il grattacielo di Piazza Duca d’Aosta.
Foto 5: La struttura dell'albergo durante l'utilizzo della Pirelli

Non è dato sapere quale uso venisse fatto dell’edificio negli anni successivi; ancora nel 1963, come da fotografia di Carla Cerati [6] l’immobile si presentava integro, per essere tuttavia demolito pochi mesi dopo [7] [8].
Foto 6: Piazzale Loreto, al centro dell'immagine si riconosce l'edificio dell'albergo, foto del 1963 di Carla Cerati

Foto 7: L'hotel Titanus durante i lavori di demolizione, 1964


Foto 8: L'area di risulta a demolizione avvenuta, foto Archivio Pictures Archives


L’area di risulta rimase per decenni inedificata fino alla costruzione dell’attuale edificio per uffici progettato nel 1979, dall’arch. Claudio Dini.

Fonti:
- Forum “Milano Sparita” su Skyscrapercity.com pagine 4742/4743


2 commenti:

  1. Ricordo benissimo quella splendida cartoleria nell’edificio dell’ Albergo. Vi si accedeva con 3 gradini e poi il profumi di cuoio degli astucci ti invadeva non appena dentro. Poi quelle matite colorate! Mia mamma mi compro’ astuccio e penna con pennini, matite e carte assorbenti, quaderni e la prima cartella! Mi viene da piangere al ricordo!

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  2. Complimenti, articolo ben scritto e molto interessante!

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