venerdì 11 maggio 2012

Ciao Amico Amatissimo, ricordando Franco Fava di Roberto Bagnera




Una scrivania decisamente ingombra di ogni forma di letterature e scritto, fogli volanti e postit, erano i primi mesi del 1988. Da tutte quelle carte un signore imponente, dall'occhialino professorale appoggiato sulla punta del naso, svettava e giganteggiava sull'ambiente circostante in quell'open sapce caotico che era il suo ufficio a Milano, in via Plezzo, allora sede della redazione della storica Rivista "la Martinella di Milano".

E' la prima immagine che ho di Franco e, paradossalmente coincide con l'ultima, nell'ufficio di Punto e Virgola a Vigevano in viale dei Mille.

Per me Franco Fava era già un mito: avevo costruito la mia fame di Milano divorando i suoi libri e su questa spinta ideai la Fondazione Milano Policroma, che gioia quando nel 2010 ricevemmo l' Ambrogino d'oro che io personalmente dedico a lui, in quel lontano 1988 mi recai a conoscre quel gigante di Milanesità per proporre una collaborazione alla rivista ed essa ebbe inizio con il numero di Maggio di quello stasso anno.



Quella prima collaborazione sarebbe poi proseguita nel tempo ed ho avuto modo di partecipare ad altre iniziative di Franco fra le quali TuttoVigevano fino ad arrivare a quello che era un po' un sogno segreto: scrivere la presentazione di un suo libro, Milano Magica e Fantastica di Meravigli Editore.



Era, Franco, un uomo ingenuamente colto, innamorato del sapere ma mai cattedratico, avido di conoscenza ma mai presuntuoso, sapeva fare del vivere quotidiano esperienza letteraria e viva, giungendo sul finire del suo tempo terreno a concretizzare l'avventura del Museo della vita quotidiana a Vigevano, che gli fu poi intitolato per quel breve lasso di tempo prima di esser chiuso a causa della solita miopia politica.  


Qui sotto due immagini del fu Museo di via Roncalli: la seconda è espressamente dedicata a "Coloro i Quali" ne vollero la chiusura.

 
Oggi ricorre il terzo anniversario della scomparsa di Franco, autore, regista, impresario, imprenditore, editore, giornalista ma soprattutto uomo indimenticabile e impagabile e non potevo che interrompere il silenzio preparatorio di questo Blog dedicato a Milano, e per questo anche a lui, che è ancora in fase sperimentale, per dedicare una sentita rievocazione all'amico andato ma non perduto. Lascio l'ultima immagine ad un ritratto che mi piace molto realizzato dalla signora Cristina Bocca Corsico Piccolini: c'è tutto il Fava che abbiamo amato.
Ciao Amico Amatissimo