Vista prospettica dell'edificio |
La prima notizia circa la costruzione
dell’albergo si riscontra in un articolo del Corriere della Sera del 25 gennaio
1924, in cui si legge che “la Società Anonima Alberghi Ambrosiani, appena
costituitasi, vuol dar vita al progetto di un grande Albergo di seicento camere
dotato di tutte le attrezzature moderne. L'edificio, di cinque piani e disposto
su tre fronti, sorgerà al Rondò di Loreto con ingresso fra viale Abruzzi e via
Andrea Costa”.
I lavori dovettero procedere abbastanza
speditamente (tenendo anche conto della mole dell’edificio), tanto che a metà
del 1926 il fabbricato si presentava quasi completo, con i serramenti montati
(si notino le consuete “S” a calce sulle vetrate)
Foto 1: Piazzale Loreto, 1926 |
Nel novembre del 1927 appare per la prima
volta la pubblicità dell'Albergo Loreto nella Rivista "L'Albergo
d'Italia".
Foto 2: Pubblicità della Società Nazionale Radiatori riproducente un'immagine dell'Hotel |
La stessa rivista, nel numero di settembre
del 1928, dedicava all’albergo un corposo articolo, corredato di diverse
immagini che ne descriveva le caratteristiche.
Foto 3: Interno di una camera singola |
Foto 4: Vista di uno dei bagni |
Le 500 camere, in grado di accogliere 650
ospiti erano dotate di impianto di riscaldamento centralizzato; ogni camera era
dotata di lavabo con acqua corrente calda e fredda, mentre i bagni (in ragione
di uno ogni 10 camere) ed i servizi igienici (in ragione di uno ogni 6 camere)
erano in appositi locali comuni; oggi tale dotazione risulta certamente
inadeguata, ma nell’articolo citato si evidenzia come tale dotazione fosse
superiore a quanto prevedessero i Regolamenti di Igiene dell’epoca.
Oltre alle camere ed ai locali di
servizio, erano anche presenti salottini comuni dove gli ospiti potevano
ricevere visite.
Tra le dotazioni di rilievo viene infine
evidenziata la presenza di una piattaforma mobile per la discesa delle
automobili al piano sotterraneo dove era ubicata anche una grande rimessa.
Il tutto con un servizio a costi contenuti
(sebbene diversi optional erano offerti con un sovrapprezzo, secondo un metodo
attualmente ben noto agli utilizzatori delle compagnie aeree low cost).
Infine, mediante una convenzione, i
clienti dell’albergo potevano fruire dei pasti presso il ristorante gestito
dalla Società Ristoratori Moderni, ad un prezzo predeterminato.
Dall’archivio della Camera di Commercio
(si veda Silvia Colombo, op. cit.) risulta che l’Albergo Loreto iniziò la sua
attività nel corso del 1928.
Nel corso dell’anno successivo, l’albergo
assume la denominazione TITANUS-LORETO, “migliorandone i servizi e dotandolo di
una nuova sala per ristorante adeguata alle esigenze della clientela”.
Sebbene nel 1933 l’Albergo registrasse ben 19.823 ospiti, negli anni successivi, vi fu un aumento dei costi e la diminuzione degli ospiti, tanto che la Società proprietaria decise di convertire parte delle camere (ben 150), in appartamenti da affittare.
Sebbene nel 1933 l’Albergo registrasse ben 19.823 ospiti, negli anni successivi, vi fu un aumento dei costi e la diminuzione degli ospiti, tanto che la Società proprietaria decise di convertire parte delle camere (ben 150), in appartamenti da affittare.
Il colpo di grazia, per le fortune
dell’Albergo, si ebbe con la guerra: parte delle strutture (compreso il garage)
fu trasformato, con ingenti costi in due rifugi antiarei.
Successivamente l’immobile fu confiscato
dall’esercito tedesco per essere trasformato in distretto militare delle forze
Naziste e subì anche il bombardamento da parte dell’aviazione alleata, i cui
danni furono prontamente riparati dal Genio Civile.
L’albergo fu anche teatro di un triste
episodio, quando a seguito dell’esplosione di un ordigno davanti all’albergo il
giorno 8 agosto 1944, i nazisti per rappresaglia fucilarono 15 partigiani
davanti alla stazione di servizio all’angolo con Via A. Doria.
Nel 1945, infine, con Decreto della
Commissione Militare Alloggiamenti Alleati, l’immobile fu ceduto alla Pirelli
SpA per uso uffici.
La Pirelli mantenne tali uffici fin
quando non fu completato nel 1960, il grattacielo di Piazza Duca d’Aosta.
Foto 5: La struttura dell'albergo durante l'utilizzo della Pirelli |
Non è dato sapere quale uso venisse fatto
dell’edificio negli anni successivi; ancora nel 1963, come da fotografia di
Carla Cerati [6] l’immobile si presentava integro, per essere tuttavia demolito
pochi mesi dopo [7] [8].
Foto 6: Piazzale Loreto, al centro dell'immagine si riconosce l'edificio dell'albergo, foto del 1963 di Carla Cerati |
Foto 7: L'hotel Titanus durante i lavori di demolizione, 1964 |
Foto 8: L'area di risulta a demolizione avvenuta, foto Archivio Pictures Archives |
L’area di risulta rimase per decenni
inedificata fino alla costruzione dell’attuale edificio per uffici progettato
nel 1979, dall’arch. Claudio Dini.
Fonti:
- Rivista
“L’albergo in Italia” – settembre 1928 https://www.bdl.servizirl.it/bdl/bookreader/index.html?path=fe&cdOggetto=1497#page/822/mode/2up
- Silvia
Colombo, Piazzale Loreto in Milan from the 20s to the present. Architectural
and historical memories from a place of dis/affection
https://www.academia.edu/36039049/Silvia_Colombo_Piazzale_Loreto_in_Milan_from_the_20s_to_the_present._Architectural_and_historical_memories_from_a_place_of_dis_affection_in_University_of_Bucharest_Review_Vol._VI_2016_no._2_new_series_2018_pp._24-40
https://www.academia.edu/36039049/Silvia_Colombo_Piazzale_Loreto_in_Milan_from_the_20s_to_the_present._Architectural_and_historical_memories_from_a_place_of_dis_affection_in_University_of_Bucharest_Review_Vol._VI_2016_no._2_new_series_2018_pp._24-40
- Forum “Milano Sparita” su Skyscrapercity.com pagine 4742/4743
Ricordo benissimo quella splendida cartoleria nell’edificio dell’ Albergo. Vi si accedeva con 3 gradini e poi il profumi di cuoio degli astucci ti invadeva non appena dentro. Poi quelle matite colorate! Mia mamma mi compro’ astuccio e penna con pennini, matite e carte assorbenti, quaderni e la prima cartella! Mi viene da piangere al ricordo!
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