mercoledì 6 dicembre 2023

Anche S. Ambrogio perde la testa di Roberto Bagnera

 


Particolare della Torre del Filarete (dal sito del Castello)

Fra le tante storie che riguardano la figura del Santo Patrono di Milano, ve ne sono di curiose relative alle inusuali traslazioni della testa di Ambrogio da alcuni monumenti a lui dedicati.

Principiamo dalla statua di Sant’Ambrogio sulla torre del Filarete, progettata nel 1452 dall’architetto rinascimentale Antonio Averulino, detto il Filarete, la torre del Castello fu successivamente utilizzata come deposito di polvere da sparo motivo per cui esplose e crollò nel corso del 1521.

Particolare della Statua al Castello (dal sito del Castello)

u l’architetto Beltrami a ricostruirne le originali forme quattrocentesche, durante i restauri del Castello, commissionando allo scultore Luigi Secchi una statua in stile Rinascimentale raffigurante Sant’Ambrogio, in modo da ripristinare anche la scultura andata perduta.

Ma la testa del santo proveniente dalla scultura originale è inaspettatamente sopravvissuta alla terribile esplosione, fu probabilmente rinvenuta fra i resti delle demolizioni dei baluardi spagnoli e portata presso il costruendo castello dei Marchesi Dal Pozzo a Cassano Magnago, per poi essere successivamente incastonata in un torrione della dimora degli stessi Marchesi in quel di Oleggio, Novara, dove ancora oggi fa bella mostra di sé.


La villa dal Pozzo di Oleggio ed una vista ravvicinata della stessa, Archivio La Stampa



La villa dal Pozzo di Oleggio (Archivio La Stampa)


Sicuramente più conosciute sono le peripezie legate al monumento ambrosiano che campeggia sulla faxxiata del Palazzo dei Giureconsulti, la statua di Sant'Ambrogio, realizzata nel 1833 dallo scultore Luigi Scorzini, si collega ad una curiosa narrazione che vuole che la testa della scultura cambiasse con il cambiar del vento politico e delle dominazioni straniere nelle varie epoche della storia milanese.

La statua posta nella nicchia alla base della torre si presenta con delle fattezze femminili, in un abbigliamento tipo matrona romana, 

Si narra che in origine vi fosse una effigie che rappresentava la Giustizia, con la sua regolare testa muliebre.

Particolare della facciata di Palazzo dei Giureconsulti, foto di Bircle

Nel periodo spagnolo la testa fu sostituita con quella del re Filippo II di Spagna, successivamente, sotto il dominio di Napoleone la testa del re fu rimpiazzata da quella di Marco Bruto, uccisore di Cesare e, col ritorno degli Austriaci, per tagliar la testa al toro, si optò per la testa di Sant'Ambrogio, uomo di corporatura esile, di statura medio-bassa e perfin barbuto, innestata così nel corpo della robusta matrona originale.


Sant Ambroeus cont i tett, foto di Luciana Furiosi

Immediata la reazione arguta del popolo meneghino che appellò questa statua "Sant Ambroeus cunt i tett", cioè Sant'Ambrogio con le...tette....


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