Dettaglio della Cascina San Fedele nel Parco di Monza con elementi decorativi provenienti dalla scomparsa chiesa di Santa Maria di Brera |
Servizio fotografico della Cascina San Fedele di Filomena Schiattone
Via Brera, il palazzo che ospita la Pinacoteca ingloba i resti dello scomparso convento degli Umiliati e parte della demolita chiesa di S, Maria in Brera, la cui zona inferiore, fino a poco sopra la volta delle navatelle laterali, è fasciata entro le strutture seicentesche dell'ala meridionale dell'attuale Palazzo di Brera.
Se ci si pone di fronte all'accesso della Pinacoteca, la piazzetta sulla destra, oggi piazzetta Brera, è ancora quella antistante in origine la facciata della chiesa che fu aggiunta nel 1387 al convento degli Umiliati.
La preziosa facciata, rivestita in marmo a bande orizzontali bicrome viene oggi attribuita a Balduccio da Pisa.
Si possono infine ancora individuare le strutture originarie della chiesa, fra le quali alcune campate di fondo, parte del presbiterio e la base del campanile.
Stampa settecentesca dalla civica Raccolta Bertarelli |
Resti della chiesa di Santa Maria in Brera presso il palazzo della Pinacoteca, Archivio ACAdeMI |
Resti della chiesa di Santa Maria in Brera presso il palazzo della Pinacoteca, Archivio ACAdeMI |
Fu nel 1808 che si decise di realizzare i grandi saloni napoleonici che avrebbero ospitato la nascente pinacoteca demolendo parte delle strutture del convento e della chiesa, i bassorilievi, le sculture della facciata e frammenti del portale della chiesetta furono destinati al Museo d'arte antica del Castello, altre vennero reimpiegate dallo stesso architetto Luigi Canonica per la realizzazione della facciata della cascina San Fedele, al parco di Monza, lapidi ed altri frammenti salvati vennero poi acquistati dal nobile Ferdinando Cusani, Ciambellano dell’Imperatore, per la sua villa di Desio, oggi Villa Antona Traversi.
All’interno del parco di Villa Reale a Monza, ecco ancor oggi rinvenibili le delicate architetture della Cascina San Fedele, realizzata nel 1809 su progetto dell’architetto Luigi Canonica che caratterizzò la facciata del nuovo edificio utilizzando come elementi distintivi e decorativi i materiali di spoglio provenienti dalla demolita chiesa di Santa Maria di Brera.
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