lunedì 9 giugno 2025

La Briosca di Roberto Bagnera

  LA BRIOSCA - IL 13 - BRIOSCHINO


La Trattoria della Briosca, via Ascanio Sforza 27, foto di Virgilio Carnisio del 1968


Piazza del Duomo durante il sabato grasso del 1976, a destra Luciano Sada,
l'indimenticato El Pinza della Briosca Foto di Virgilio Carnisio


Luciano Sada "El Pinza" oste della Briosca in Via Ascanio Sforza, per gentile concessione di Gianantonio Airaghi


Il Naviglio e i suoi colori: in via Ascanio Sforza 27 un edificio che risale al 1600 ospitava un'osteria, la Briosca, che aveva preso il nome della compagnia di navigazione e trasporto che attraccava lì.


L'Osteria della Briosca, Archivio ACAdeMI - Rolando Di Bari

L'Osteria della Briosca, via Ascanio Sforza in una foto del 1960 di Emilio Secondi


Nel cortile della vecchia osteria si giocava alle bocce, alla milanese, cioè in diagonale fra i campi di gioco intervallati da dossi.

Si gioca a bocce nel cortile della Briosca, Archivio Famiglia Sada

Nel 1968 il locale viene rilevato da Luciano Sada, detto "Il Pinza".
Veniva da una famiglia di osti e aveva già avviato un'osteria al vecchio Gratosoglio, raccogliendo intorno a sè un gruppo di amici che, come lui, amavano suonare e cantare vecchie canzoni popolari, fra i quali Maria Monti, Nino Rossi, Marcello Minerbi dei "Los Marcellos Ferial" e che lo seguirono nella nuova avventura ai Navigli.

Luciano Sada e la moglie al bancone del bar, Archivio ACAdeMI - Rolando Di Bari


Nel 1973 arrivano le ruspe della spietata speculazione edilizia e la vecchia gloriosa osteria deve esser lasciata..

Una malinconica immagine, per gentile concessione di Oscar Cattaneo


Sada si trasferisce al numero 13 e apre un nuovo locale che chiamò "al 13". Sull'insegna si possono leggere 3 D e una C (Tre-Di-Ci). La vecchia insegna della Briosca fu recuperata e collocata all'interno.


il "Pinza" davanti al 13, Archivio ACAdeMI - Rolando Di Bari

Ecco la gloriosa insegna della Briosca all'interno del 13, Archivio ACAdeMI - Rolando Di Bari


Sul finire degli anni '70 l'ambiente della malavita tradizionale, composta per lo più da piccoli ladri e contrabbandieri, era stata soppiantata dal giro più pesante della droga. Il Pinza e si spostò un po' più in periferia, dove aprì un locale più piccolo, "La Brioschina", ritrovo in tarda serata di artisti di teatro e musicisti da piano-bar, che si lanciavano spesso in jam-session spontanee.

Roberto Brivio al 13, Archivio ACAdeMI - Rolando Di Bari

L'indimenticabile Gianni Magni dei Gufi e un giovane Franco Francesco fondatore ed ex componente dei CantaMilano, Archivio ACAdeMI - Rolando Di Bari

Luciano Sada si spegne nel1999, rimpianto da tutti, tanto che il comune proibì il corteo perché si trattava di un funerale civile e non poteva concedere un percorso più lungo di 300 metri. Da via Bertacchi si arrivò giusto in Piazza XXIV maggio.
Oggi, al numero 13 spicca una nuova insegna "Osteria della Briosca", ma non ha niente a che vedere con quella di un tempo. La Milano dei cantastorie non esiste più.
Accompagnandosi con piano e chitarra, il Pinza cantava attingendo da un repertorio che andava indietro di un secolo; il cabaret era animato da personaggi del quartiere: Cesarino Lamberti, tassista, Bruno Scapoccin, fabbro, Alberto Quacci, che aveva lavorato nella compagnia di Wanda Osiris e per questo era detto "la Wanda", il Rinone, Mariett Bidell, Pelè, Picaluga...
Poi lo spettacolo usciva all'aperto, lungo le rive del Naviglio dove navigavano gli incredibili trabiccoli costruiti da Scapoccin: la balena, la bicicletta, la Balilla. Oltre a Cesarino, lo aiutavano Luigi Orsano e Giorgio Colnaghi, il vigile di quartiere, e tutti insieme si erano dati il nome di "Pè vünc" (i piedi sporchi).

I Pe Vunc sul Navili, Archivio ACAdeMI - Rolando Di Bari

I Pe Vunc sul Naviglio in 2 immagini scattate dall'amico Oscar Cattaneo,
per gentile concessione

Gli "Amis della Briosca" destarono l'interesse anche delle edizioni musicali: prima la Italmusica che nel 1968 fa incidere 16 canzoni a Luciano Sada, poi la Fonit Cetra, che nel 1972 mette sotto contratto tutto il gruppo per un disco di brani popolari, registrati dal vivo nelle cantine della Briosca.

Osteria n°1. La Briosca di Milano. Quando c'erano i Navigli. Copertina del microsolco realizzato dalla Fonit Cetra nel 1972 e interpretato da El Pinza, la Vanda, Rinone, Alberto e il coro della Briosca, supportati ed orchestrati dal maestro Ettore De Carolis

Retrocopertina del microsolco del 1972

Meno conosciuta sicuramente fu l'escursione solista anni 60 del Pinza con il brano "L'Era Mai Success" dissacrante e crassa versione goliardica del successo di Johnny Dorelli del 1961, Montecarlo, idilliaca e fiabesca marchetta canora per il Principato di Monaco.

La copertina del singolo a 45 giri prodotto dalle "Edizioni GODY"


 Luciano Sada, patron della Briosca con la famosa balena del Navili, foto anni 70, Archivio ACAdeMI - Franco Francesco. La balena era opera del fabbro artista Scapoccin, aveva all'interno un motore nascosto che gli permetteva di navigare.



Una classica tavolata al 13, in primo piano con il microfono Nino Rossi, Archivio ACAdeMI - Rolando di Bari


1 commento:

  1. A memoria delle belle serate .tra amici musica vino ed allegria ,con tanta malinconia .

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