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Roberto Bagnera bimbo sulla mitica "Piazzetta" di Via Crema |
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Roberto Bagnera nasce a Vigevano il 31 marzo 1958, il padre è autista sulla linea 90/91 di ATM di Milano, dove si trasferisce e quindi già all'età di 6 mesi abita in un appartamento di via Colletta, dove oggi si trova il centro commerciale Coop, e poco tempo dopo, il definitivo trasloco nel palazzo in stile Liberty in via Mantova 7, fuori le mura di Porta Romana.
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Via Mantova 7 |
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Già all'età di 8 anni, grazie a Franco Bossi, un collega dell'ATM del padre, che lo porta alla scoperta della città, iniziano le passeggiate alla ricerca di una Milano da emozione che genera un amore che da lì in poi diventerà sempre più importante. Unitamente alla grande passione per la musica che lo portò anche ad iscriversi per alcuni anni alla Gioventù Musicale Italiana.
Gli anni dell'adolescenza lo vedono alla ricerca di libri, cartoline e immagini della città concretizzando questa giovanile passione nella creazione di una prima associazione culturale: G.R.I.A.M. (Giovani Realmente Interessati a Milano).
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La Gioventù Musicale Italiana a Milano aveva sede in C.So Vittorio Emanuele II nel palazzo dell'Omm de Preja |
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Dopo la Maturità Scientifica e l'scrizione a Lingue e Letterature Straniere all'Università Cattolica di Milano, si laurea nel 1985, Roberto Bagnera decide che è il momento di dare una svolta concreta a quell'amore per la città di Milano che era sempre al centro dei suoi interessi, nasce così, 7 Novembre 1982, la Fondazione Milano Policroma il cui simbolo, da lui stesso disegnato, prende a modello i fregi liberty di un balcone di via Mantova 15.
I primi anni vedono l'associazione partecipare a diversi concorsi fotografici, riportando sempre almeno un premio, nel 1983 l'associazione partecipa all'iniziativa "Documentiamo i Beni Culturali" organizzata dalla Provincia di Milano ottenendo lusinghieri complimenti e la pubblicazione di alcune foto sul libro che raccoglieva le varie testimonianze dell'iniziativa.
Nel 1985 inizia la collaborazione con il giornale di Zona 4 "Il Dialogo", un mensile che già vantava decenni di pubblicazione, e questa fu la prima di una lunga serie di esperienze editoriali.
Nel frattempo vengono organizzate diverse mostre fotografiche presso alcune Biblioteche Rionali di Milano, ottenendo un deciso successo di pubblico, come testimoniato i giudizi lasciati sul registro delle firme.
Naturalmente a queste iniziative e alla quotidiana attività di ricerca si affianca la frequentazione dei consigli di circoscrizione della città nelle cui commissioni di cultura trovano posto alcuni soci della Fondazione.
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La locandina comunale che presenta la mostra Alchimie Milanesi del 1987 che fu prolungata fino alla metà di ottobre. |
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Nel 1988 inizia la collaborazione con la Martinella di Milano, all'epoca aveva sede in via Plezzo ed era diretta da Franco Fava, dopo alcuni mesi divenne direttore Enzo de Bernardis che coinvolse la Fondazione Milano Policroma nell'avventura della creazione di una nuova rivista: Itinera Milano.
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La copertina del numero di Maggio 1988 che ospita l'esordio della collaborazione con la Fondazione |
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Il numero di Novembre 1989 interamente redatto dalla Fondazione |
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Roberto Bagnera sulle pagine di Itinera Milano |
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Negli anni successivi le collaborazioni editoriali, in proprio o a nome della Fondazione videro Roberto Bagnera comporre articoli, fra gli altri, per "La Zona Quattro", "Milano Quattro", "Il Sette", "Milano Sette", "Darsena", "Quattro", "Qui Milano", "Nuova Serramenti" e "Vigevano Mese" oltre ai già citati "Dialogo", "Martinella di Milano" e "Itinera Milano".
Nel settembre del 1991 la Fondazione partecipa alla manifestazione "La Frutta in Festa", organizzata dalla SOGEMI, allestendo la mostra fotografica "Viaggio attraverso la Milano Commerciale" e realizzando il servizio fotografico ufficiale.
Il 1992 è dedicato quasi completamente alla realizzazione di "Milanouveau", una mostra multimediale sul Liberty milanese che si sarebbe dovuta tenere all'interno dell'appena restaurata Palazzina Liberty in Largo Marinai d'Italia, era stata già confermata l'adesione e la partecipazione di Aziende storiche: Davide Campari, Arti Grafiche Ricordi, Gioiellerie Calderoni, Vetreria Artistica Grassi, La Rinascente e il Quartetto d'Archi della Scala guidato dal professor Pocaterra, si giunse alla definizione dei pezzi che sarebbero stati esposti quando scoppiò il bubbone di Mani Pulite e il progetto saltò e fu definitivamente archiviato.
Nel 1996 Roberto Bagnera si trasferisce a Vigevano per lavoro, gli viene affidata l'agenzia della Lomellina della de Agostini, ma questo non comporta l'abbandono della Fondazione, anzi, nel corso dell'anno, negli uffici vigevanesi viene ideata e realizzata la guida pieghevole della circoscrizione 4: Vittoria-Romana-Molise all'epoca.
Il pieghevole consiste in una facciata dedicata ad indirizzi e numeri utili della zona, con un elenco delle Associazioni che vi operavano all'epoca, quasi tutte ancora in attività, all'interno una cartina della circoscrizione con evidenziati in rosso i punti monumentali e, ai bordi, una breve descrizione degli stessi.
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Copertina e Retrocopertina della Guida di Zona 4 |
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Stralcio dell'interno del pieghevole |
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Nel corso di questi anni, nei quali Roberto Bagnera ricopre la carica di Presidente, con l'eccezione del periodo del servizio militare, l'attività della Fondazione vede anche un cospicuo numero di visite guidate cui partecipano anche non soci ed altre associazioni culturali contribuendo al successo ed alla diffusione della Fondazione Milano Policroma che da subito ha privilegiato la ricerca di curiosità e d emergenze culturali milanesi meno note o sconosciute con un' attenzione quasi interamente centrata sulle periferie della città.
Nel corso dell'anno 2000 un nutrito gruppo di soci accusa l'allora amministratore delegato Riccardo Tammaro di aver gestito in maniera poco attenta le esigenze e le attività dei soci e si crea una frattura cui fa inevitabilmente seguito una vera e propria diaspora, Roberto Bagnera riesce a scongiurare lo scioglimento della Fondazione e decide di rassegnare le dimissioni, mantenendo la carica di Presidente HC (da qualcuno ultimamaente messa in discussione), non senza aver predisposto delle linee guida che avrebbero traghettato l'associazione verso nuovi traguardi.
Negli anni successivi la Fondazione prosegue con utte le attività come la redazione di articoli per giornali, le visite guidate, le mostre fotografiche e l'organizzazione di feste di piazza, nel 2004 è stato realizzato il trimestrale gratuito Milano Cultura.
Nel 2006 la Fondazione entra a far parte della Commissione per le Periferie e collabora alla realizzazione dei progetti "La Milano della Memoria", "Milano Nascosta", "Un Parco in... Comune" e "Centomilano".
Nel 2010 infine riceve la Civica Benemerenza del Comune di Milano, altresi nota come Ambrogino d'Oro.
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Roberto Bagnera come appare nei frontespizi dei suoi libri |
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La collaborazione con la Fondazione Milano Policroma continua, pur senza partecipare volutamente alle decisioni operative, ma nel frattempo a Vigevano l'incontro con l'artista scrittore Rolando di Bari e la ripresa del rapporto con Franco Fava, anch'egli vigevanese e direttore dell'Editoriale Punto e Virgola, coinvolge Roberto Bagnera nel progetto Milanintasca di Francesco Ogliari ed ecco che nel 2001 esce il libro Milano Minima, uno dei libri più saccheggiati dal mondo di Internet, e non solo, capita spesso infatti di vederne interi stralci ripubblicati come materiale proprio su vari blog, siti o forum, senza peraltro che venga mai citata la fonte.
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La copertina del libro che in seguito verrà riproposto come inserto del quotidiano Il Giorno |
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Successivamente verranno Pubblicati:
Milano a Tavola con la Storia
Storia di Vino e di Osterie
Nilano Liberty
Milano Deco
Milano Futurista
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Milano a Tavola con la storia è stato ripubblicato come inserto del quotidiano Il Giorno |
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Oltre a svariate prefazioni e presentazioni per l'editrice Selecta Roberto Bagnera ha collaborato alla stesura del "Libro dell'Olio" e di "La Fiera di Milano", quest'ultimo attribuito a Riccardo Tammaro per motivi contrattuali, ma interamente riscritto, ha inoltre realizzato i testi del "Libro del Pane", e ha favorito la pubblicazioni di testi da parte di alcuni soci della Fondazione Milano Policroma fra i quali "La Milano della Scapigliatura" e la Milano di Delio Tessa" di Susanna Federici.
Restano, a causa di problematiche economico organizzative fra l'Editoriale Punto e Virgola e la casa Editrice Selecta, per ora inediti "Milano non solo Navigli", "Il Mare a Milano" e "Le Fontane di Milano".
Collabora alle iniziative Le Tracce di Ieri e Museo della Vita Quotidiana Franco Fava e crea nel 2011 la nuova Associazione Culturale Adalingo de Milan che oltre all'interesse per la città ambrosiana si occuperà anche della divulgazione del progetto del Museo Fava,
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Lo stemma di ACAdeMi che riprende i fregi liberty del cancello in ferro battuto di via Mantova 7 |
Attualmente l'attività di questa associazione si esplica nella tenuta del presente Blog, Adalingo, che vuole raccogliere e documentare gli scritti, oltre che di Roberto Bagnera, di Franco Fava, Francesco Ogliari, Rolando di Bari, Bernardino de Vincenzi, Piero Lucca, Susanna Federici, Carlo Arrigo Pedretti ed altri che si aggiungeranno in seguito.
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Nell'immagine da Sinistra; Daniele Gherardi, attuale vice Presidente della Fondazione Milano Policroma, Rino Cieri, con la figlia Serena, Responsabile Tecnico JVC Kenwood, e Roberto Bagnera. |
La pagina Facebook "Rifondazione Milano Policroma" , che deve il nome non ad una contrapposizione con l'associazione madre, ma ad un concetto di continuità e ripresa di argomenti non sufficientemente sviluppati all'epoca, rappresenta la vetrina del progetto ed una forma di divulgazione di quanto Milano sa essere amabile, e quindi amata, e delle sue emergenze ambientali, storiche e culturali.