mercoledì 15 novembre 2017

Esegesi della Trasformazione: Cambio Vita con Ondedurto Arte di Nero Borsa




Nell'occasione della 16a edizione della Rassegna Letteraria, tenutasi a Vigevano nel mese di ottobre 2017, l'irrefrenabile Giò Marchesi e la sua spumeggiante associazione culturale, Ondedurto Arte, hanno organizzato una kermesse artistica "Fuori Salone", come usa dirsi oggigiorno, nella prestigiosa cornice di Palazzo Merula dove, ispirandosi al tema di quest'anno dedicato al cambiamento hanno scelto come percorso rappresentativo la più estrema delle trasformazioni: Cambio Vita.


Le locandina della manifestazione a palazzo Merula
Ondedurto Arte ha realizzato un' installazione permanente rappresentando una casa, ma possono essere mille case diverse, che viene abbandonata perche' i personaggi che la animano cambiano totalmente vita, sullo sfondo viene proiettato in loop un video, realizzato da Daniela Tabarin, che racconta con linguaggio onirico, ma anche crudamente reale, quattro radicali cambiamenti di vita.



In primo piano Daniela Tabarin, realizzatrice del filmato



Da sinistra a destra: Giò Marchesi e Gabriella Maldifassi durante la presentazione della kermesse, di spalle Pat Macchia


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 "Cambio Vita" è il risultato di un pensiero che vuole andare oltre , oltre una esposizione di opere pittoriche. E' un tentativo di fare arte con una alternativa diversa. 

Il video propone una serie di situazioni e di gesti consueti e reiterati che proprio in quanto tali si deframmentano e si reinventano continuamente assumendo di volta in volta segni e significati diversi.
Il caffè del mattino che sgorga dalla moka che raffigura lansia per un nuovo giorno, così come le aspettative per un attimo importante, così come al contempo la consolazione per un brutto ricordo.
Il viaggio in metropolitana con il vorticoso modulo delle architetture del tunnel che porta ad una fuga ma anche, e forse ancor più catartico, una rappresentazione dell'uroboro collettivo, un ritorno all'utero materno.
Ancora il treno: gioia del viaggio e fuga dal presente all'unisono.
La porta che si apre e si chiude, la casa costruita attorno agli stipiti sviluppa angoscie e volontà di conforto in quell'alternarsi di riconoscenza dell'ambiente a volte rifugio, a volte prigione.
Il nodo alla cravatta, ma non un nodo qualunque, un nodo Windsor, o doppio scappino che dir si voglia, un nodo che necessita di sapienza manuale per essere stretto, un simulacro del bagaglio di conoscenze e tradizioni che ognuno porta con sè, ma quel nodo viene ugualmente sciolto come fosse un cappio che stritola, una catena che imprigiona, come un gesto di libertà subito contraddetto dal rifarsi del nodo che forse ora diventa affermazione di sè.
E poi quella valigia onnipresente, a volte vuota perchè ancora deve farsi il carico dell'esperienza, a volte piena quasi a raggiungere un'ideale colmo, e infine svuotata in un percorso di riappropriazione delle proprie esigenze.

Il ripetersi quindi di azioni, emozioni, furori e amori quotidiani prelude ad una ricerca di una via d'uscita, o di un accesso, dove lo stesso gesto assume significati sempre nuovi ma anche ricalca sentieri antichi, propone un linguaggio fatto di nuovi stigmi che si sovrappongono a desuete strutture mentali, provate a prendere un qualunque vocabolo, la parola "cosa" per esempio, ripetetelo ad alta voce per più e più volte, ci sarà un momento che quell'insieme di vocali e consonanti si presenterà svincolato dal suo senso convenzionale ed ecco che il cambiamento, la trasformazione del segno si saranno compiute, eppure ci dicono le ragazze di Ondedurto Arte, eppure la cosa è sempre cosa.








Alcuni fotogrammi dal video di Daniela Tabarin


Sulla quinta di un appartamento vuoto e scarnamente arredato, ma con dovizia di valige, quattro estrose artiste, Gabriella Maldifassi, Giò Marchesi, Maddalena Cerulli e Silvana Giannelli, rappresentano quattro diverse ipotesi di trasformazione, mentre dal vivo una istrionica Pat Macchia compie un viaggio ipotetico ma scarnamente reale nel cambiamento
davanti al pubblico, gettando un ponte emozionale fra le attrici-autrici e l'attenzione degli astanti.





Lo scarno ma intenso palcoscenico


Una reiterazione di eventi, realizzati dall'associazione Ondedurto Arte  con la sponsorizzazione della BluGenio Travel di Mortara, con il patrocinio di AIAPI, con l'ausilio di Aluin per le musiche per il patrocinio, Aliun per le musiche e con il supporto di Rete Cultura, 


Oltrel all' evento artistico si è tenuta anche una conferenza con Moreno Stevanin della BLUGENIO TRAVEL e ,come finissage, l'evento "EVAPORATI" dove state lette le esperienze di cambiamento che ci ha scritto e inviato lo stesso pubblico, che, con grande gioia e soddisfazione delle artiste, si è emozionato per il messaggio trasmesso.

Una riuscita e suggestiva performance agita ed esperita con rara sensibilità e gesto sapiente che ha saputo catturare e deliziare un nutrito pubblico accendendone un caloroso entusiasmo e una attiva partecipazione emozionale.

A seguire alcune immagini della manifestazione.