Descrizione di una passeggiata tenutasi Domenica 13 ottobre 2019, con un gruppo
di amici, alla
riscoperta dei percorsi tranviari abbandonati tra Piazza Caiazzo e Via Ponzio.
Nemmeno il tempo di fare le
presentazioni e di ammirare gli eleganti palazzi che si affacciano su piazza
Caiazzo, che “sparo” la prima notizia sconosciuta ai più.
Fino al 9.6.1904 gran parte della zona
dove ci troviamo ricadeva infatti nel territorio del Comune di Greco Milanese
[1] [2] [3]; in quella data, con apposita legge furono rideterminati i confini
tra Greco e Milano; in seguito, come noto, con il Regio Decreto del 23.9.1923,
Greco Milanese ed altri dieci comuni furono definitivamente aggregati al Comune
di Milano.
Oggi Piazza Caiazzo è attraversata dai binari tranviari lungo l’asse Venini-Settembrini, tuttavia non è sempre stato così: in origine infatti la linea “Settembrini”, attivata il 12.11.1906, non raggiungeva la piazza, ma terminava in corrispondenza di via Petrella.
Foto 1 Mappa dal Catasto di Greco |
Foto 2 Carta idrografica della zona del 1888 |
Foto 3 Carta idrografica della zona nel 1923 |
Oggi Piazza Caiazzo è attraversata dai binari tranviari lungo l’asse Venini-Settembrini, tuttavia non è sempre stato così: in origine infatti la linea “Settembrini”, attivata il 12.11.1906, non raggiungeva la piazza, ma terminava in corrispondenza di via Petrella.
Poco tempo dopo (17.11.1908), fu poi
attivato il raccordo lungo via Petrella e via Spontini che raggiungeva il
deposito tranviario interurbano “Monteverdi” ubicato in p.le Bacone,
nell’isolato che ora ospita un complesso scolastico.
Ancora qualche anno (31.07.1911), a
seguito dello spostamento in p.le Oberdan del capolinea della tranvia Milano
Monza, un altro binario si sarebbe aggiunto: difatti le corse ascendenti della
tranvia percorrevano via Lazzaretto e via Settembrini, per poi, raggiunta
piazza Caiazzo, svoltare in Via A. Doria in direzione di P.le Loreto, dove
avrebbero imboccato V.le Monza.
Ancora qualche mese (1.4.1912) e
finalmente il capolinea urbano (della linea nel frattempo numerata 4) avrebbe
raggiunto piazza Caiazzo, dove fu realizzato un apposito anello; la linea
sarebbe poi stata prolungata sino a via Martiri Oscuri il 12.5.1919.
Nemmeno il tempo di assimilare le
importanti modifiche introdotte nel 1926 (cambio di mano tranviaria, il 3
agosto, e soppressione del carosello di Piazza Duomo il 29 novembre), che, per
consentire ulteriori modifiche alla rete, il percorso della Milano Monza subì
una piccola modifica: fu infatti posato un binario lungo la via Mercadante, per
cui le corse discendenti percorrevano l’itinerario
Loreto-Argentina-Mercadante-Petrella, per poi reimmettersi nel vecchio
tracciato in via Settembrini.
Tale modifica si era resa necessaria per
consentire i lavori in viale A Doria, per la realizzazione del nuovo tracciato
delle tranvie per Vimercate e Gorgonzola-Vaprio: con la loro elettrificazione
si era deciso infatti di spostare il relativo capolinea in via B. Marcello [4] (che
sarebbe stato attivato il 20.10.1931).
Le corse discendenti avrebbero quindi seguito l’itinerario
…-Padova-Loreto-A.Doria-Caiazzo-Gaffurio-B. Marcello, mentre le corse
ascendenti avrebbero seguito l’itinerario B.
Marcello-Vitruvio-Tadino-Petrella-Gaffurio-Caiazzo-A.Doria-Loreto-Padova-…
Foto 4 Il Capolinea STEL in una cartolina del 1931 |
Per esigenze di servizio, sia da via
Gaffurio, sia da via Tadino, i convogli interurbani potevano immettersi in Via
Petrella in direzione di Via Spontini, per raggiungere il deposito Monteverdi
[5].
Pochi mesi prima, con l’inaugurazione della nuova Stazione Centrale (1.7.1931) anche gli itinerari tranviari urbani avevano subito le necessarie modifiche: già dall’8 giugno era infatti stato attivato l’itinerario tranviario lungo via Vitruvio (da p.za Duca d’Aosta a c.so B. Aires) e il 3 agosto era stato attivato l’itinerario Caiazzo-A.Doria-Luigi di Savoia.
Foto 5 Tram STEL in via Spontini sul finire degli anni 10 del Novecento ( il passaggio dalla Edison alla STEL, con cambio di livrea, avvenne nel 1919) |
Pochi mesi prima, con l’inaugurazione della nuova Stazione Centrale (1.7.1931) anche gli itinerari tranviari urbani avevano subito le necessarie modifiche: già dall’8 giugno era infatti stato attivato l’itinerario tranviario lungo via Vitruvio (da p.za Duca d’Aosta a c.so B. Aires) e il 3 agosto era stato attivato l’itinerario Caiazzo-A.Doria-Luigi di Savoia.
Pochi anni dopo (1939), il binario lungo
via Mercadante, sarebbe infine stato raddoppiato, per essere utilizzato dalla
linea urbana 7 [6].
Per circa venti anni non ci sarebbero
state modifiche alla rete, fin ché, dovendo provvedere alla costruzione della
linea metropolitana 1, l’intero nodo afferente p.le Loreto dovette essere
significativamente modificato.
Foto 6 Dettaglio della carta tranviaria del 1939 |
La tranvia Milano Monza abbandonò il
tracciato il 2.3.1958, trasferendo il suo capolinea in Piazza IV novembre
sfruttando il tracciato, opportunamente modificato, della tranvia
Milano-Cinisello, dismessa l’anno precedente, mentre il capolinea delle tranvie
per Vimercate e Gorgonzola Vaprio fu trasferito in piazza Aspromonte il
22.11.1959.
Quanto alle linee urbane, dovendo
“liberare” p.le Loreto e c.so Buenos Aires, furono attivati nuovi itinerari:
nel 1960 fu realizzato l’itinerario …Oberdan-Spallanzani-S.F.Romana-Cadamosto-Lavater-Bacone-Matteucci-Abruzzi-…,
cui si aggiunse nel 1964 l’itinerario
…Vitruvio-Plinio-Morgagni-Bacone-Matteucci-Abruzzi-Pecchio-Aspromonte-Lulli..,
alleggerendo quello lungo le vie Petrella-Spontini (rimasto attivo sino ai
giorni nostri come itinerario di servizio da/per deposito Leoncavallo).
Ma torniamo alla passeggiata… partendo
da p.za Caiazzo, abbiamo percorso via Gaffurio [7], via Petrella [8] e via
Spontini [9], raggiungendo l’area del deposito Monteverdi, demolito nel 1975,
per far posto all’istituto scolastico [10].
Lungo tale percorso sono ancora
presenti, oltre ai binari di servizio tuttora attivi, numerosi tratti
“tagliati” (via Gaffurio, via B. Marcello, via Mercadante, via Tadino) [11] [12]
[13].
Nel basolato del tratto terminale di Via Spontini è inoltre possibile
“leggere” un flesso di comunicazione tra i due binari [14], derivante dalla
necessità di eseguire alcune manovre (salto della motrice), per i convogli
interurbani da/per deposito Monteverdi e, guardando bene, alcuni dei pali di
sostegno [15] della linea aerea tranviaria, hanno tutta l’aria di essere
rimasti gli stessi da decenni…
Lungo il percorso poi, non si è potuto
fare a meno di alzare gli occhi dalla strada per ammirare un significativo
numero di edifici di pregevole fattura, tutti realizzati nei primi decenni del
secolo scorso [16] [17] [18].
Da piazzale Bacone, la passeggiata è
proseguita lungo via Paracelso e via Donatello fino a p.za Piola, seguendo
l’itinerario tranviario istituito il 28.10.1929 e che sarebbe stato soppresso
nel 1970, sempre con un occhio ai binari, ove ancora presenti, ed uno agli
edifici di pregio [19] [20] [21].
Raggiunta via Spinoza, si è reso
necessario un salto indietro nel tempo: infatti il primo itinerario tranviario
ad interessare l’area fu quello istituito il 3.1.1924 …-Pascoli- L. Da
Vinci-Spinoza-Piola-Pacini-Ampère-L. Da Vinci-Pascoli-… con l’anello di
capolinea a girare attorno al Villaggio Gran Sasso [22], che purtroppo ebbe
vita breve.
A seguire, come detto, l’itinerario
tranviario da/per Via Donatello, il quale attraversava la piazza senza
necessità di regolazione semaforica, segno che il traffico automobilistico era
trascurabile.
Foto 7 Via Gaffurio, foto di Filomena Schiattone |
Foto 8 Via Petrella, foto di Filomena Schiattone |
Foto 9 Via Spontini, foto di Filomena Schiattone |
Foto 10 Piazzale Bacone il Deposito Spontini durante le fasi di demolizione |
Foto 11 Via Petrella angolo via Mercadante, foto di Filomena Schiattone |
Foto 12 Via Petrella angolo Tadino, foto di Filomena Schiattone |
Foto 13 Via Gaffurio angolo via Benedetto Marcello, foto di Filomena Schiattone |
Foto 14 Il "Plesso" Spontini, foto di Paolo Barison |
Foto 15 Uno dei pali di sostegno della linea tranviaria aerea, foto di Matteo Grieco |
Foto 16 Piazza Caiazzo e le pregevoli insegne Liberty della Farmacia, foto di Filomena Schiattone |
Foto 17 L'incrocio fra le vie Mercadante e Petrella, foto di Filomena Schiattone |
Foto 18 Balcone fiorito in via Spontini 3, foto di Filomena Schiattone |
Foto 19 Scorcio di via Paracelso, foto di Matteo Grieco |
Foto 20 Edificio stile Liberty di via Paracelso 2, foto di Paolo Barison |
Foto 21, trionfo di elementi decorativi Liberty in via Donatello 5, foto di Filomena Schiattone |
Foto 22 Piazza Piola, vista dall'alto del Villaggio Gran Sasso |
Parzialmente sovrapposto, qualche anno
dopo (1.1.1939) sarebbe stato realizzato un secondo anello di capolinea lungo
le vie Bonardi-Ponzio-Pacini.
Raggiunta p.za Leonardo da Vinci, non
era possibile evitare una breve deviazione dal tragitto programmato, per vedere
quanto rimane di un altro anello di capolinea storico: il 1° maggio 1926 era
infatti stato attivato (a servizio della linea 26), l’anello di capolinea …-Pascoli-C.
Erba-Plinio-De Janeiro-Mangiagalli-Colombo, con ritorno da L. Da
Vinci-Pascoli-…, percorso fino al 1929, in senso antiorario e successivamente
in senso orario, fino alla sua dismissione nel 1970 [23].
Gli anelli di capolinea di via Ampère e via
Ponzio furono modificati alla fine degli anni ’60, per consentire la
costruzione della metropolitana 2: poiché la stazione Piola si trova sotto via
Pacini, nel tratto tra p.za Piola e via Ampère, i binari sovrastanti dovettero
essere dismessi, per cui si risolse il problema invertendo la circolazione
tranviaria in via Ampère, creando un percorso …-Piola-Spinoza-L. da
Vinci-Bonardi-Ponzio-Pacini-Ampère-L. Da Vinci-Spinoza-Piola… che rimase in
esercizio fino al 1970, quando venne dismesso e privato della linea aerea,
salvo poi essere temporaneamente ripristinato in funzione dei collaudi dei tram
serie 4900, data la vicinanza con l’Officina Generale Teodosio.
Attualmente, di questo itinerario
restano un tratto di binario in via Ampère [24] ed i binari nel parterre
centrale di via Pacini (con tanto di raddoppio) [25] [26] [27] e lungo via
Ponzio, tagliati all’intersezione con le vie Bonardi/Bassini [28], dove si può
vedere che i binari erano collegati in entrambe le direzioni in modo che
potesse essere imboccato sia da Via Bonardi (tram in linea), sia da Via Bassini
(tram provenienti dal deposito Leoncavallo).
Si ringraziano Filomena Schiattone, Lina Olivieri, Matteo Grieco, e Paolo Barison per le fotografie scattate durante la passeggiata e Roberto Bagnera per la segnalazione degli edifici di interesse architettonico.
Bibliografia:
G. Cornolò: Fuori porta in tram 1980 E.Albertelli Editore
P. Zanin: Primi tram A Milano 2007 Editrice trasporti su rotaie
G. Boreani-P. Zanin: Dalla Edison alla ATM Vol.1 2018 Edito in proprio
G. Boreani-P. Zanin: Dalla Edison alla ATM Vol.2 2019 Edito in proprio
Foto 23 Via Pascoli per via Colombo, foto di Lina Olivieri |
Foto 24 il tratto di binario di via Ampere foto di Filomena Schiattone |
Foto 25 Via Pacini e via Poggi (Google Street View) |
Foto 26 Via Pacini e via Fossati (Google Street View) |
Foto 27 Via Ponzio e via Pacini, foto di Filomena Schiattone |
Foto 28 Via Ponzio, via Bonardi, via Bassini (Google Street View) |
Si ringraziano Filomena Schiattone, Lina Olivieri, Matteo Grieco, e Paolo Barison per le fotografie scattate durante la passeggiata e Roberto Bagnera per la segnalazione degli edifici di interesse architettonico.
Bibliografia:
G. Cornolò: Fuori porta in tram 1980 E.Albertelli Editore
P. Zanin: Primi tram A Milano 2007 Editrice trasporti su rotaie
G. Boreani-P. Zanin: Dalla Edison alla ATM Vol.1 2018 Edito in proprio
G. Boreani-P. Zanin: Dalla Edison alla ATM Vol.2 2019 Edito in proprio