Cascina Gobba circa 1960 |
La posizione della cascina, poco distante
dal Fiume Lambro, ed alla confluenza tra la Strada Provinciale veneta (ora
Strada Statale 11, Padana Superiore) e la Strada Provinciale per Imbersago,
fece sì che si formasse un piccolo nucleo di edifici ed attività.
L’apertura nel 1878/1880 delle tranvie a
vapore per Vaprio e Vimercate, trasformate in tranvie elettriche alla fine
degli anni ’20 dovette contribuire alla floridità del luogo.
Oltre alla Cascina infatti, già dalla fine
dell’ottocento era attiva la Trattoria della Gobba, cui si aggiunse, ai primi
del ‘900 un biscottificio.
Tutto scorre tranquillo, fino al
dopoguerra, quando si comincia a valutare la necessità di adeguare la viabilità
al crescente traffico automobilistico.
In particolare si sentiva l’esigenza di un
collegamento efficace con l’autostrada A4 che corre più a nord (attiva già
dagli anni ’30), nonché con la realizzanda Autostrada del sole (la cui prima
pietra viene posata nel 1956 ed il cui primo tratto Milano-Piacenza Nord sarà
attivato già alla fine del 1958).
In quest’ottica, nel PRG del 1953 fu
inserito un primo progetto di viabilità, illustrato in dettaglio in un corposo
volume di ben 170 pagine, edito dal Comune di Milano nel 1956 [1].
Foto 1: Nodo della Gobba PG 1953 |
A cavallo del 1960 i lavori di costruzione
del collegamento con l’Autostrada A4 furono portati a termine senza tuttavia
interferire con gli edifici esistenti, come si può ben vedere dall’immagine
scattata da Fritz van Dam il 26.6.1964 [2] e dalla vista aerea datata
29.07.1964 [3].
Foto 2: La Gobba 26.6.64 autore Fritz Van Dam |
Foto 3: Vista aerea 29 07 1964 Fondo Getty |
Negli anni ’60, nasceva inoltre un altro
progetto che avrebbe avuto ripercussioni sull’area: l’ATM infatti, già dalla
fine degli anni ’50 iniziò a progettare un ammodernamento delle linee
tranviarie interurbane, mediante la realizzazione di una nuova linea che
avrebbe avuto sede totalmente separata e avrebbe visto l’impiego di nuovi
rotabili (anche se poi, per mancanza di fondi, si ripiegò sulla realizzazione
dei cosiddetti “bloccati” ottenuti partendo da rotabili già nel parco ATM);
nacquero così le linee celeri dell’Adda, che sostituirono la vecchia linea per
Vaprio, mentre quella per Vimercate, rimase sul vecchio tracciato.
I lavori per la costruzione delle Celeri,
procedettero speditamente, tanto che già nella Cartografia Tecnica del 1965 [4]
era riportata la Stazione delle Linee Celeri dell’Adda, che sarebbe entrata in
servizio solo il 5 maggio 1968.
Foto 4: Carta Tecnica Comunale 1965 |
Alla fine degli anni ’60 viene infine
approvato il progetto della Tangenziale est, i cui lavori inizieranno l’anno
successivo per concludersi nel 1975.
Purtroppo il progetto della Tangenziale
Est prevedeva di innestarsi nel preesistente svincolo a rotatoria, mediante un
tracciato a “Y”, nel quale, per realizzare la carreggiata in direzione Sud, fu
inopinatamente deciso di tagliare gran parte della Cascina.
Foto 5: Prospettiva dall'alto del Luglio 1970 scatto di Hank Graalman |
I lavori procedettero alquanto
speditamente, tanto che in una foto scattata nel luglio 1970 da Hank Graalman [5]
si vedono già realizzati:
-
l’ampio parcheggio davanti alla Stazione delle Celeri (nel frattempo
diventata anche capolinea della Metropolitana 2), realizzato a spese dei
fabbricati sul lato sud di Via Padova;
- il terrapieno della carreggiata in
direzione sud della tangenziale;
- il tetto della porzione di Cascina ospitante la Trattoria della Gobba parzialmente
tagliato, prodromo del “disastro annunciato”.
Poco dopo infatti [6][7] la porzione di cascina e la trattoria ivi ospitata verrà
tagliata perdendo ben quattro finestre e il giardino con veranda, ritrovandosi
peraltro addossata alla sede stradale della tangenziale.
Foto 6: Cascina Gobba Foto di Albino Gatti |
Foto 7: Cascina Gobba, foto di Albino Gatti |
Nella seconda foto si vede anche la
modifica di tracciato della tranvia per Vimercate, con, a sinistra, il nuovo
binario realizzato sul lato nord di Via Padova e a destra, quello provvisorio e
alquanto precario che si reimmetteva sul vecchio tracciato; a seguito della
modifica della viabilità stradale, anche il tracciato della tranvia per
Vimercate fu modificato realizzando un nuovo percorso, evidenziato in giallo
nella foto [8].
Foto 8: Vista aerea anni 70 |
In tale foto si vede bene il percorso
delle due carreggiate della tangenziale, che però mostra come, con un poco di buona volontà, si sarebbe potuta
mantenere intatta la Cascina: infatti se la carreggiata in direzione sud fosse
stata costruita simmetricamente a quella in direzione nord (con una doppia
curva), la tangenziale sarebbe passata più a Est di quel tanto che sarebbe
bastato ad evitare il taglio di Cascina Gobba e quindi dei locali della trattoria, ma evidentemente in quegli anni,
la sensibilità ai valori storici non era pari a quella attuale, dove a volte si
tutelano anche edifici senza alcun valore storico.
Infine una curiosità… il nuovo tracciato
della tranvia per Vimercate correva incassato tra i due sovrappassi stradali
(la rampa della tangenziale ed il cavalcavia Molino del Dosso), per cui la sua
visibilità, da parte di chi percorresse la variante alla SS Padana superiore,
era alquanto limitata, per cui si decise, caso unico nella rete urbana, di
dotare l’attraversamento di un vero passaggio a livello, dotato di semibarriere
[9] [10].
Foto 9: Aerofoto del 1972 |
Foto 10: Passaggio a Livello alla Gobba |
Foto 11: Nell'immagine di Mario Forni una composizione tripla di Bloccati alla Gobba |
Geoportale del comune di Milano:
Forum “Milano Sparita” e “Milano – Storia
dei trasporti pubblici” su
https://www.skyscrapercity.com/
https://www.skyscrapercity.com/